La parola "Kinesi" deriva dal greco antico e significa movimento, quindi la Kinesiterapia vuole indicare la terapia del movimento che prevede una serie di condizioni con le quali si cerca di ripristinare l’integrità strutturale “ del soggetto” sfruttando appunto il movimento, allora io mi chiedo perché si creano tanti problemi quando basta analizzare il significato della parola.
Quando si parla di movimento a chi ci si riferisce?
Senza alcun dubbio al Laureato in Scienze motorie, cercare di confondere la realtà con 1000 sotterfugi come ad esempio la fatidica frase: ” il laureato in scienze motorie non è una figura sanitaria”, pretendendo di modificare il senso accompagnando la parola ginnastica con la parola medica, mi da tanto l’impressione che si tenti di nascondersi dietro un dito.
Ormai è tutto chiaro la verità è davanti al naso ma qui si fa finta di non vederla, si cercano “pezze a colori”, cosi da fare in modo di allontanarsi sempre di più dalla realtà, non pretendo nulla, ma chiedo solo le giuste valutazioni, nessuno dovrebbe poter legiferare soggettivamente, cosa che immancabilmente accade, basterebbe documentarsi e vedere che la storia vuole da sempre la GINNASTICA CORRETTIVA patrimonio degli allora diplomati I.S.E.F.
Mi sono più volte chiesto perché per le sessioni di laurea agli studenti di scienze motorie si concesso di compilare tesi che trattano di:
1) gonalgia
2) lombalgia
3) rieducazione funzionale scapolo omerale
4) alterazione che riguardano le curve fisiologiche del rachide
e ancora perché nei piani di studio di scienze motorie rientrano materie che riguardano:
1) attività motorie preventive adattate e compensative
2) auxologia “fisiopatologia dell’età evolutiva”
3) biomeccanica
4) diagnostica per immagini applicata allo sport
5) didattica speciale nei disturbi psicomotori
6) educazione sanitaria e promozione della saluta
7) malattie dell’apparato locomotore
8) medicina fisica
9) teoria e metodologia del movimento umano
10) attività motoria per l’età evolutiva
11) anatomia del movimento.
Non basta dire non siete figure sanitarie, sarebbe troppo riduttivo, perché invece non si parte da quello che dice l’ ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’,o ancora perché non si valuta la possibilità di regolamentare questa figura, mi dispiace ammetterlo ma sono consapevole di aver chiesto troppo.
Quando si parla di movimento a chi ci si riferisce?
Senza alcun dubbio al Laureato in Scienze motorie, cercare di confondere la realtà con 1000 sotterfugi come ad esempio la fatidica frase: ” il laureato in scienze motorie non è una figura sanitaria”, pretendendo di modificare il senso accompagnando la parola ginnastica con la parola medica, mi da tanto l’impressione che si tenti di nascondersi dietro un dito.
Ormai è tutto chiaro la verità è davanti al naso ma qui si fa finta di non vederla, si cercano “pezze a colori”, cosi da fare in modo di allontanarsi sempre di più dalla realtà, non pretendo nulla, ma chiedo solo le giuste valutazioni, nessuno dovrebbe poter legiferare soggettivamente, cosa che immancabilmente accade, basterebbe documentarsi e vedere che la storia vuole da sempre la GINNASTICA CORRETTIVA patrimonio degli allora diplomati I.S.E.F.
Mi sono più volte chiesto perché per le sessioni di laurea agli studenti di scienze motorie si concesso di compilare tesi che trattano di:
1) gonalgia
2) lombalgia
3) rieducazione funzionale scapolo omerale
4) alterazione che riguardano le curve fisiologiche del rachide
e ancora perché nei piani di studio di scienze motorie rientrano materie che riguardano:
1) attività motorie preventive adattate e compensative
2) auxologia “fisiopatologia dell’età evolutiva”
3) biomeccanica
4) diagnostica per immagini applicata allo sport
5) didattica speciale nei disturbi psicomotori
6) educazione sanitaria e promozione della saluta
7) malattie dell’apparato locomotore
8) medicina fisica
9) teoria e metodologia del movimento umano
10) attività motoria per l’età evolutiva
11) anatomia del movimento.
Non basta dire non siete figure sanitarie, sarebbe troppo riduttivo, perché invece non si parte da quello che dice l’ ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’,o ancora perché non si valuta la possibilità di regolamentare questa figura, mi dispiace ammetterlo ma sono consapevole di aver chiesto troppo.