SCIENZE MOTORIE MERITA RISPETTO!!


Salve a tutti, ho pensato di creare un blog perché vorrei che si venisse a conoscenza di una situazione non molto chiara che investe i Laureati in Scienze Motorie e di conseguenza gli iscritti alle Facoltà in questione. Sono anni ormai che e’ avvenuta la trasformazione degli I.S.E.F. e possiamo affermare che le cose non sono migliorate, infatti la strada per che si laurea in scienze motorie non e’ assolutamente agevole, grazie a tutto il tam tam che ci investe.
Chi si laurea in scienze motorie lo fa portando a termine un percorso universitario ponderato, qui nessuno si e' inventato nulla!
Basta con la cattiva informazione, basta con le favole che ci vedono come gli orchi, qui tutti sanno quello che NON possiamo fare, pero' nessuno sa dove inizia il nostro diritto, siamo stanchi, vogliamo essere liberi di esprimerci dando spazio alla nostre competenze.

venerdì 28 marzo 2008

L'EVIDENZA SCIENTIFICA PARLA CHIARO!!

QUANDO SI PARLA DI SANITA' ED ESERCIZIO FISICO FINALIZZATO SI TOCCA UN PUNTO DOLENTE CHE METTE IN LUCE TUTTA LA CHIUSURA, LA PAURA DI PERDERE UNA PROPPRIETA', SI, E' PROPRIO QUESTO CHE ACCADE QUANDO SI PARLA DI SCIENZE MOTORIE FINALIZZATE ALL' EDUCAZIONE, RIEDUCAZIONE E PREVENZIONE, CARI LOBBISTI LO STUPORE NON E' IL VOSTRO, STATENE BEN CERTI QUELLI STUPITI SIAMO NOI!!
Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute L’ATTIVITA’ FISICA
L’evidenza scientifica parla chiaro: svolgere una regolare attività fisica di moderata intensità favorisce uno stile di vita sano, con notevoli benefici sulla salute generale della persona. L'esercizio fisico, preferibilmente di tipo aerobico, non deve essere necessariamente intenso: sono sufficienti 30 minuti di movimento (cammino, nuoto, bicicletta, ecc) al giorno, per almeno cinque volte a settimana, per godere di molti benefici.
Gli aspetti positivi di una regolare attività fisica sono molteplici. Tra questi:· la riduzione del rischio di morte prematura, la diminuzione del rischio di morte per infarto o per malattie cardiache · la riduzione del rischio, fino al 50%, di sviluppo di malattie cardiache o tumori del colon · la riduzione del rischio, fino al 50%, di sviluppo del diabete di tipo 2 · la prevenzione o la riduzione dell’ipertensione · la prevenzione o la riduzione dell’osteoporosi, con diminuzione fino al 50% del rischio di frattura dell’anca nelle donne · la riduzione del rischio di sviluppo dei dolori alla bassa schiena · · riduzione dei sintomi di ansia, stress, depressione, solitudine · la prevenzione dei comportamenti a rischio, specialmente tra i bambini e i giovani, derivati dall’uso di tabacco e di alcol, da diete non sane, da atteggiamenti violenti · il calo del peso e la diminuzione del rischio di obesità, con benefici del 50% rispetto a chi ha uno stile di vita sedentario · benefici per l’apparato muscolare e scheletrico. La sedentarietà contribuisce invece, insieme ad altri fattori di rischio, allo sviluppo di diverse malattie croniche, in particolare quelle che gravano sull’apparato cardiovascolare. Non fare movimento, infatti, contribuisce al peggioramento del metabolismo del glucosio e concorre all’aumento della pressione sanguigna e del grasso corporeo. Tutti fattori che non solo accrescono il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2 ma, nel caso in cui già si soffra di queste patologie, ne enfatizzano gli effetti negativi.Programmi di prevenzione e sanità pubblicaLo sviluppo di strategie che portino a un aumento della diffusione dell’attività fisica, attraverso l’attivazione di interventi di dimostrata efficacia, è un obiettivo di sanità pubblica che può essere raggiunto solo attraverso politiche sanitarie mirate.Promuovere l’attività fisica è dunque un’azione di sanità pubblica prioritaria, spesso inserita nei piani e nella programmazione sanitaria in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, infatti, il programma Healthy People 2010 individua l’attività fisica come uno degli obiettivi di salute principali per il Paese. L’Unione europea nel Public Health Programme (2003-2008) propone progetti che supportano e promuovono l’attività fisica. In Italia, prima il Piano sanitario nazionale 2003-2005, che sottolinea l’importanza dell’attività fisica per la salute, poi anche il più recente Piano sanitario nazionale 2006-2008 affronta il tema della sedentarietà, in particolare dal punto di vista delle cause del diabete mellito.

martedì 11 marzo 2008

L'ONESTA' INTELLETTUALE!

Il dottore in scienze motorie secondo gli indirizzi e il corso di studi ha un ruolo Manageriale, Tecnico-Sportivo, Didattico-Educativo, Preventivo e rieducativo anche nei soggetti disabili.
Infatti, il D.L. 8 Maggio 1998, n° 178 (e sue modifiche e integrazioni), all'art. 2, lettera b, sancisce che il corso di laurea in Scienze Motorie è finalizzato all'acquisizione di adeguate conoscenze di metodi e contenuti culturali, scientifici, professionali nelle seguenti aree:

1) area didattico-educativa , finalizzata all'insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado;

2) area della prevenzione e dell'educazione motoria adattata , finalizzata a soggetti di diversa età e a soggetti disabili;

3) area tecnico-sportiva, finalizzata alla formazione nelle diverse discipline;

4) area manageriale, finalizzata all'organizzazione e alla gestione delle attività e strutture sportive.

Significato di disabile e disabilità
La salute, definita nella Costituzione dell'OMS, come "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia", viene considerata un diritto e come tale si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano alle persone.
L'O.M.S., per disabilità intende qualsiasi limitazione o perdita della capacità di compiere un'attività nel modo o nell'ampiezza considerati normali per un essere umano.
La disabilità è caratterizzata da scostamenti, per eccesso o per difetto, nella realizzazione dei compiti e nella espressione dei comportamenti rispetto a ciò che sarebbe normalmente atteso. Le disabilità possono avere carattere transitorio o permanente ed essere irreversibili, progressive o regressive. Possono insorgere come conseguenza diretta di una menomazione o come reazione del soggetto specialmente da un punto di vista psicologico, a una menomazione fisica, sensoriale o di altra natura.
La disabilità rappresenta l'oggettivazione della menomazione e come tale riflette disturbi a livello di persona. Si riferisce a capacità funzionali estrinsecate attraverso atti e comportamenti che per generale consenso costituiscono aspetti essenziali della vita di ogni giorno.
Significato di prevenzione motoria
Prevenzione indica, senza equivoco, un'attività motoria atta a prevenire eventuali perturbazioni nell'area del motorio che possono condurre a consolidare eventi negativi per il benessere fisico; indica il mettere in atto strategie per evitare cambiamenti qualitativi quantitativi normo-funzionali del repertorio delle capacità motorie di una persona; indica l'applicazione della scienza del movimento nel rispetto delle leggi auxologiche per prevenire e compensare disarmonie morfo-funzionali e disarmonie motorie stato-cinetiche; indica il prevenire tutte le limitazioni funzionali del motorio nella componente meccanico-motoria, nella componente energetico-motoria; nella componente correlazionale e omeostatico-motoria; nella componente spazio-temporale; nella componente psico-motoria quale rapporto fra il movimento progettato e il risultato ottenuto; nella componente operativa quale coscienza e apprendimento del movimento; nella componente pedagogico-motoria, ecc. ecc..
Significato di educazione motoria
L'educazione motoria indica tutto ciò che nel motorio ha la capacità di educare l'aspetto somato-organico del comportamento volontario per arricchire le esperienze motorie. L'educazione motoria ha come obbligo quello di comprendere, migliorare, potenziare, soddisfare i bisogni motori della persona adeguandoli al singolo soggetto in funzione delle caratteristiche individuali, costituzionali, caratteriali, ambientali servendosi di tutte le forme di movimento.
L'educazione motoria si serve del corpo per agire sulle componenti che determinano le funzioni motorie, si serve del vissuto spaziale, del vissuto temporale, del vissuto cinestesico, del vissuto culturale per raggiungere qualsiasi postura con il controllo e il dominio della posizione spaziale, dell'equilibrio, dell'economia e del benessere.
Significato di educazione motoria adattata
L'educazione motoria adattata finalizzata a soggetti di diversa età e a soggetti disabili, indica, senza equivoco, un'attività motoria adattata (cioè specifica, appropriata, adeguata, conveniente, confacente, conforme, opportuna, attinente, ecc.) indirizzata a soggetti di tutte le età e a soggetti disabili.

sabato 8 marzo 2008

CHINESIOLOGO? LIBERA PROFESSIONE!!

Con il d.m. 14 settembre 1994 n. 741" si afferma che la Fisioterapia agisce tramite condizioni fisiche, manuali, masso - terapiche e occupazionali "presupponenti l'esistenza di disabilità motorie", psicomotorie e cognitive", non può dirsi, che dia luogo al reato di esercizio abusivo di detta professione, l'attività di "chinesiologia", la quale non si fonda su analogo presupposto, ma consiste unicamente nel favorire il recupero motorio ed il mantenimento e potenziamento muscolare mediante esercizi di ginnastica, sia pur effettuati mediante utilizzazione di strumenti e macchinari dei quali può avvalersi anche il fisioterapista per gli interventi di propria specifica competenza.

Cass. pen. Sez. VI, 04-12-2000, n. 4454