Salve a tutti, ho pensato di creare un blog perché vorrei che si venisse a conoscenza di una situazione non molto chiara che investe i Laureati in Scienze Motorie e di conseguenza gli iscritti alle Facoltà in questione.
Sono anni ormai che e’ avvenuta la trasformazione degli I.S.E.F. e possiamo affermare che le cose non sono migliorate, infatti la strada per che si laurea in scienze motorie non e’ assolutamente agevole, grazie a tutto il tam tam che ci investe.
Ancora oggi si pensa che l’unico sbocco possibile sia quello dell’insegnamento, però consentitemi di dire che questa non deve essere la sola possibilita’, infatti chi si Laurea in Scienze Motorie lo fa portando a termine un percorso universitario che è stato ponderato a livello Ministeriale, allora mi domando, come mai dopo tanto caos creato dalla legge 6293 contenente l’art.1 septies ( che prevedeva l’equipollenza tra i fisioterapisti e i laureati in scienze motorie) non si è ancora arrivati a niente, anzi l’unica cosa certa e’ la mozione di abrogazione promossa dai parlamentari che ci governano.
Con questo non pretendo di giudicare quanto fatto, penso però che il laureato in Scienze Motorie ha il diritto di potersi esprimere, ma questo non accade, basta considerare la precarietà della situazione accompagnata dall’opera diffamatoria di certe categorie, che non si esprimono se non con pensieri privi di nesso logico, ma quello che è più grave fino ad ora, è dato dalla non conoscenza della materia infatti nessuno si e’ preoccupato di valutare con le carte alla mano i percorsi di studio che sicuramente aiuterebbero a chiarire la situazione, lasciando cuocere nel proprio brodo le varie associazioni ( lobby ) che infangano gratuitamente solo per la paura di perdere l’orticello.
Vi chiedo come mai l'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.), nelle nuove linee guide vede l’attività motoria come una condizione necessaria per la cura e prevenzione dei disturbi metabolici come:
1)osteoporosi
2)diabete
3)cardiopatie
4) ipertensione
e qui stiamo ancora a preoccuparci se inserire o meno, in un discorso sanitario il Laureato in Scienze Motorie?
Parliamoci chiaro il problema nasce dalla disinformazione e dalla paura di perdere qualche cosa che non e’ di nessuno, lasciamo stare gli interessi per una volta e valutiamo con il giusto senso ma che però non diventi senso unico.
Sono anni ormai che e’ avvenuta la trasformazione degli I.S.E.F. e possiamo affermare che le cose non sono migliorate, infatti la strada per che si laurea in scienze motorie non e’ assolutamente agevole, grazie a tutto il tam tam che ci investe.
Ancora oggi si pensa che l’unico sbocco possibile sia quello dell’insegnamento, però consentitemi di dire che questa non deve essere la sola possibilita’, infatti chi si Laurea in Scienze Motorie lo fa portando a termine un percorso universitario che è stato ponderato a livello Ministeriale, allora mi domando, come mai dopo tanto caos creato dalla legge 6293 contenente l’art.1 septies ( che prevedeva l’equipollenza tra i fisioterapisti e i laureati in scienze motorie) non si è ancora arrivati a niente, anzi l’unica cosa certa e’ la mozione di abrogazione promossa dai parlamentari che ci governano.
Con questo non pretendo di giudicare quanto fatto, penso però che il laureato in Scienze Motorie ha il diritto di potersi esprimere, ma questo non accade, basta considerare la precarietà della situazione accompagnata dall’opera diffamatoria di certe categorie, che non si esprimono se non con pensieri privi di nesso logico, ma quello che è più grave fino ad ora, è dato dalla non conoscenza della materia infatti nessuno si e’ preoccupato di valutare con le carte alla mano i percorsi di studio che sicuramente aiuterebbero a chiarire la situazione, lasciando cuocere nel proprio brodo le varie associazioni ( lobby ) che infangano gratuitamente solo per la paura di perdere l’orticello.
Vi chiedo come mai l'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.), nelle nuove linee guide vede l’attività motoria come una condizione necessaria per la cura e prevenzione dei disturbi metabolici come:
1)osteoporosi
2)diabete
3)cardiopatie
4) ipertensione
e qui stiamo ancora a preoccuparci se inserire o meno, in un discorso sanitario il Laureato in Scienze Motorie?
Parliamoci chiaro il problema nasce dalla disinformazione e dalla paura di perdere qualche cosa che non e’ di nessuno, lasciamo stare gli interessi per una volta e valutiamo con il giusto senso ma che però non diventi senso unico.
4 commenti:
Scusa l'ironia,ma l'OMS ed il nostro governo non si parlano?
sicuramente le linee guida sono dettate dal ministero ma si rifanno alle linee guida dell'O.M.S.
Quello che dici è verissimo.
Sono un laureando in scienze motorie ed è una vergogna che persone che sostengono esami a 360° come diritto privato,pedagogia,diritto pubblico oltre a materie mediche quali anatomia,fisiologia,neurologia ed altre,debbano essere discriminate.
Tra le altre cose,oltre l'abrogazione dell'equipollenza hanno previsto il riconoscimento dei crediti e degli esami,ma non hanno inserito se gli studenti o i laureati in scienze motorie devono cmq sostenere il test di ammissione a fisioterapia.
Inoltre devo constatare come L'italia sia una repubblica in cui non c'è rispetto della Costituzione. Lo incollo per conoscenza:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Qualcuno mi spiega perchè esiste il numero chiuso nelle università??
Ma non è compito della Repubblica eliminare gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana??
carissimo schwoch9 sono pienamente in linea con il to pensiero ma purtroppo al momento le cose sono queste, e quello che e' piu' grave e' dato dal fatto che nessuno ha interessea a cambiare, l'italia e' il paese delle lobby e delle condizioni poco chiare.
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